La nostra missione è far scoprire ad un numero sempre maggiore di persone quanto sia bello pedalare in MTB sui sentieri della Brianza, sconfinando nel resto della Lombardia e in altre Regioni d’Italia.

Lo facciamo principalmente organizzando escursioni che curiamo nei minimi dettagli ma anche attraverso corsi di tecnica di guida, incontri di approfondimento, eventi speciali e tanta voglia di condivisione.

Un’attenzione particolare viene rivolta alla sostenibilità.

Ci siamo dati l’obiettivo di essere il primo Green Bike Team

Un impegno non da poco ma assolutamente nello spirito della Società che ci impegniamo a raggiungere attraverso la compensazione delle emissioni di CO2, prodotte durante le nostre manifestazioni e le attività di Team ed Escursionismo, con la certificazione Zero-Emission. 

Procedendo sempre alla raccolta differenziata, sia in sede che durante le manifestazioni; promuovendo il car-pooling per le escursioni che prevedono un avvicinamento in auto; arredando la nuova sede utilizzando unicamente materiali di riciclo; sostituendo la stampa della brochure annuale e degli inviti alle nostre manifestazioni con l’invio tramite posta elettronica a soci e simpatizzanti.

Negli anni abbiamo instaurato interessanti collaborazioni, con la Cooperativa Sociale di recupero “Il Volo” di Monticello Brianza, con la UILM DM di Monza e sostenendo la campagna per l’acquisto di un cane guida per ciechi “Due occhi per chi non vede”.

Nel 2020 abbiamo contribuito all’acquisto di un mezzo di trasporto per disabili nel comune di Monticello Brianza.

Coerentemente al nostro spirito ci siamo dati un codice di comportamento affinchè la Mountain Bike sia sempre divertimento nel rispetto delle persone e dell’ambiente.


Il nostro codice di comportamento

Sentieri sempre più affollati e norme ambientali sempre più severe potrebbero un giorno costringerci in spazi dedicati, come sta già succedendo per altri sport che hanno un impatto ambientale non trascurabile, o in alcune aree, dove l’accesso alle biciclette è già limitato.

Anche per questo motivo è quanto mai necessario rispettare delle norme di comportamento che tutelino la natura e tutti coloro che usufruiscono dei sentieri.

Prendendo spunto da altri codici, anche internazionali, come il codice NORBA e il codice IMBA, per un uso responsabile della mountain bike, ecco le regole (di buon senso) che ci siamo dati.


Dare la precedenza agli escursionisti non motorizzati, a piedi o a cavallo, sia in salita sia in discesa, riducendo sempre la velocità e prestando attenzione

È fondamentale moderare la velocità quando vediamo delle persone sui sentieri e fare in modo che possano accorgersi della nostra presenza prima del nostro arrivo. E ricordiamoci di salutare, sempre!


Regolare sempre la velocità per non mettere in pericolo gli altri e se stessi

Nell’affrontare le curve, ad esempio, bisogna valutare la possibilità di trovare qualcuno in traiettoria.


Rimanere sui percorsi già tracciati e rispettare la filosofia del ciclo-escursionismo, volta al minimo impatto con la natura

Rimanere sulle tracce esistenti, oltre a limitare l’impatto anche se lieve, che inevitabilmente causiamo a vegetazione e terreno, ha anche altri vantaggi in merito alla sicurezza.

Per esempio, in caso sia necessario chiamare i soccorsi. Impegniamoci in ogni caso a minimizzare i segni del nostro passaggio.


Non spaventare gli animali, sia domestici che selvatici

Ricordiamoci sempre che siamo noi gli ospiti.

Per esempio quando attraversiamo zone adibite al pascolo.


Non lasciare rifiuti

Portate con voi i vostri e, se possibile, raccogliete quelli abbandonati dagli altri.


Rispettare le proprietà

Eventuali cancelli vanno lasciati così come sono stati trovati.

Qualora sia possibile, sarebbe buona norma chiedere il permesso di entrata nei terreni privati.


Essere sempre autosufficienti e consapevoli del proprio livello di preparazione

L’autosufficienza è importante sia per la sicurezza che per la soddisfazione personale.

Quindi bici sempre in ordine relativamente alla manutenzione.

Abbigliamento idoneo, cibo, acqua, attrezzi e un kit di primo soccorso sono d’obbligo. Lunghezza e difficoltà dei percorsi vanno scelte in base alle capacità personali.

Se mentiamo a noi stessi sulle nostre capacità, potremmo rovinare il giro a tutto il gruppo.

Il fatto che ci siano persone qualificate tra i partecipanti all’escursione non ci autorizza a prenderci rischi che non saremmo capaci di gestire.


Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono coprire lunghe distanze

Comunicare la destinazione ed il programma di viaggio a qualcuno (famigliari o amici) è una scelta molto saggia in quanto darebbe la possibilità di partire da informazioni certe per le ricerche in caso di incidente.

Un’assicurazione inoltre è molto consigliata, anche se l’auspicio è di non averne veramente bisogno.


Non affidiamoci solo alla tecnologia

La fiducia incondizionata che ormai abbiamo nella tecnologia a volte non è l’opzione migliore.

Non sempre i luoghi che frequentiamo sono coperti da rete telefonica e dati e anche quella GPS non è del tutto infallibile, per cui teniamo la testa sempre in funzione e soprattutto usiamola.


Rispettare le regole sanitarie

L’emergenza sanitaria degli ultimi mesi ha condizionando le nostre vite, limitandoci nella possibilità di svolgere l’attività che più amiamo, in sella alla nostra bici.

Il non rispettare le regole, oltre che essere scorretto nei confronti degli altri, alla lunga porta a dover subire regole ancora più stringenti.

Quindi distanziamento, mascherina quando necessaria ed evitare assembramenti sono imprescindibili, per il rispetto del bene altrui, per dare il buon esempio e per non esporci a giudizi che poi peseranno su tutti gli amanti delle ruote grasse.